Come diventare professore universitario

Il ruolo dell’insegnante è sempre più una figura ambita dai giovani. Tra i vari gradi dell’istruzione, spesso molti decidono di voler insegnare nelle scuole superiori e all’università, mettendo la loro conoscenza a disposizione per formare la società del domani. In particolar modo la carica di professore universitario è quella più in voga tra gli studenti, non solo per il prestigio che porta e per la possibilità di insegnare nei più importanti atenei, come quello della Federico II, ma anche perché ti permette di viaggiare per approfondire ricerche o recarsi in altre università straniere. Bisogna andare però oltre, perché quando parliamo di questa professore non intendiamo solamente una persone che spiega, ma un vero e proprio maestro, esperto della disciplina sotto ogni aspetto. Per questo è fondamentale avere una preparazione completa. 

Viene spontaneo chiedersi, quindi, come si diventa professore universitario e quali sono i compiti da svolgere. Online è possibile trovare una serie di informazioni riguardante ciò: infatti sono numerosi i siti che mettono a disposizione una serie di guide per ogni situazione, come quelle sui casino online con trustly, per questo motivo risulta facile capire il percorso da fare.

Certamente i compiti che un professore universitario svolge sono molteplici, quello primario è curare la didattica per lo studente, quindi elaborare un programma di studi adeguato, organizzare le lezioni e il materiale didattico da consegnare per far si che gli alunni possano svolgere l’esame. Infine, oltre a fare le ricerche per la propria università di appartenenza, organizza corsi di specializzazione, dottorati di ricerca, e partecipa alle sedute di laurea come relatore. 

Come si diventa professore universitario

Passiamo al punto fondamentale: come si diventa professore universitario. Basti sapere che il punto da cui partire, ovviamente, è ottenere una laurea nella materia che si vuole insegnare. Una volta ottenuta, bisogna partecipare al dottorato di ricerca ed ottenerlo, tramite progetto, che dura circa dai 3 ai 5 anni. In questi anni bisognerà pubblicare relazioni, ricerche e libri sulla disciplina che abbiamo scelto. Gli step non sono ancora finiti: dopo aver svolto il dottorato di ricerca bisogna sostenere un concorso per diventare ricercatore universitario. Dopo 3 anni di conferma del ruolo il ricercatore può essere confermato nell’ateneo e in tal caso diventa ricercatore confermato.

Nell’ultima fase bisogna partecipare ad un altro concorso pubblico indetto dall’università presso cui si desidera insegnare, dove si diventa professore associato. In questo caso il docente può svolgere solamente 350 ore annuali, a differenza di quelli ordinari. Una volta terminate le ore c’è un ulteriore concorso che permette di diventare professore ordinario.

Stipendio professore universitario

Altro aspetto importante quando si decide di diventare professore universitario è lo stipendio mensile. Certamente chi decide di svolgere questo lavoro lo fa in primis per vocazione, ma quest’ultimo aspetto ha un ruolo fondamentale al giorno d’oggi. Il Miur stabilisce il compenso mensile e possono variare in base al ruolo, le ore di lezioni e vari incarichi. Quindi in sostanza non hanno un mensile, ma una retribuazione orario che va dai 40 ai 60 euro. 

Annualmente parliamo di circa 27.000/80.000 euro annui, quindi 2.600 euro al mese. Per chi è professore associato lo stipendio è leggermente inferiore: tra i 2.200 euro ai 2.700 euro, mentre per i professori ordinari, lo stipendio mensile può variare dai 3.300 ai 4.000 euro.

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