Lavoro e pensioni

Stando ai dati, nei primi otto mesi del 2011, le pensioni degli italiani hanno subito una flessione pari al 19% in virtù di quello che è stato l’effetto combinato di quote e finestre. A spiegarlo è il Presidente dell’Inps, Andrea Mastrapasqua. Quest’ultimo ha rilasciato in merito un’intervista molto dettagliata ai microfoni di Sky Tg24, nella quale viene spiegato che: “dall’ 1 gennaio 2011 si e’ passati da quota 95 a 96 e quindi e’ aumentata la combinazione data dall’eta’ anagrafica con i contributi versati per i dipendenti; quota salita a 97 per gli autonomi. Dall’altra parte c’e’ anche l’effetto finestre istituite con la legge 2010 e che dall’1 gennaio 2011 vedono 12 mesi di ritardo per il pensionamento dei lavoratori dipendenti e 18 per gli autonomi”. Ma Mastrapasqua parla anche di un nuovo approccio al lavoro e delle riforme fatte negli ultimi venti anni che stanno portando il sistema pensionistico a diventare contributivo. Ad ogni modo, il calo dei nuovi assegni, sempre con riferimento ai primi 8 mesi dell’anno, è stato più sensibile per le pensioni di vecchiaia che sono passate dalle 115.812 dello stesso periodo del 2010 a 87.894: un calo del 24,1%.

Comments

comments