Lavoro e PIL: l’Eurozona si spacca sulla crescita del III trimestre

Nell’Eurozona l’economia cresce molto lentamente, ma soprattutto non uniformemente. Sia da un punto di vista di PIL sia da un punto di vista dei posti di lavoro. Nel III trimestre, il Pil complessivo dell’Eurozona è cresciuto dello o,2% rispetto al trimestre precedente, mentre la crescita su base annua è stata dell’1,4%. A dirlo sono i dati diffusi dall’Eurostat. Quanto detto sottende delle dinamiche diverse in base ai Paesi presi in considerazione. Come dato comune mettiamo sempre la grande fibrillazione delle banche di tutta Europa in continua pressione da oramai molto tempo. Mentre crescono Francia e Germania (+0,4% e +0,5% rispetto ai tre mesi precedenti), gli altri Paesi dell’Unione monetaria non crescono quasi per nulla, dato che si trovano quasi tutti in un periodo di recessione. La situazione più critica è quella della Grecia, centro della crisi sui debiti pubblici. Nella nazione ellenica, il Pil è sceso del 5,2% rispetto al secondo trimestre dell’anno. Cala il Pil anche in Olanda (o,3%), Portogallo (0,4%), Cipro (0,7%), Spagna e Belgio. Sebbene Francia e Germania il Pil cresca, gli analisti fanno presente che anche queste economie potrebbero deteriorarsi in breve tempo.

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